sabato 26 aprile 2014

Nascita del cinema

La proiezione di immagini ha una lunga storia. Si pensa che le famose lanterne magiche che spopolarono in tutta Europa, catturando un enorme interesse pubblico, in realtà siano frutto dell’esperienza del teatro delle ombre, presente in Cina già nel 1490. La magia delle lanterne consisteva in una scatola chiusa al cui interno veniva posta una candela, la luce di questa filtrava attraverso un foro, illuminando e proiettando, una dopo l’altra, diverse immagini dipinte su vetro, che spesso venivano commentate sotto forma narrativa come intrattenimento.
 
 
Nel 1832 questo strumento per proiezioni fu sostituito dal fenachitoscopio, poi, cambiato a sua volta un anno dopo con il zootropio. L’evoluzione, determinata in parte dalla scoperta scientifica che l’occhio umano è in grado di percepire 16 figurazioni al secondo, consisteva nel far scorrere meccanicamente sequenze di immagini lasciando nello spettatore la percezione del movimento.
Nel 1876, Reynaud mise a punto una versione avanzata del zootropio, ossia il prassinoscopio, che utilizza una striscia di immagini applicate in cerchio sulla superficie interna di un cilindro girevole, le quali sono proiettate non da feritoie, ma da una serie di specchi posizionati a 45°, in modo da riflettere le immagini verso l'osservatore, permettendo una maggiore nitidezza. Un enorme progresso verso lo sviluppo della tecnica cinematografica è dovuto all’invenzione della fotografia ed in particolare a quella dei rulli di carta sensibile, pensati nel 1888 da George Eastman, fondatore della Kodak. Nel 1891 di gran successo fu l’invenzione diThomas Edison chiamata Kinetoscopio: un proiettore monoculare composto da una cassa chiusa, sulla cui sommità era presente un foro; proprio attraverso questo occhiello, lo spettatore poteva osservare serie di immagini, montate su pellicole da 35 mm, che scorrevano tramite la rotazione di una manovella. Purtroppo la visione poteva essere goduta solo da una persona alla volta e non da un folto pubblico.

 
Per questo avvenimento bisogna aspettare i fratelli Lumière, Louis-Jean e August-Marie, nati a Besançon rispettivamente nel 1864 e 1862, da padre fabbricante di lastre fotografiche. I due inventarono il famoso "Cinematrographe" reso pubblico al Gran Cafè del Boulevard des Capucines a Parigi. Questo strumento è considerato il precursore del cinematografo moderno poiché operava la ripresa, la stampa e la riproduzione dei film, nei quali la frequenza delle immagini era di 16 al secondo (poi salite a 25). Tra i film dei fratelli Lumiere ricordiamo L'innaffiatore innaffiato e L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat, che spaventò gli spettatori, che pensarono che una reale locomotiva stesse arrivando loro addosso.


Sfortunatamente i fratelli non compresero il reale potenziale della loro invenzione; dichiararono in pubblico che "Il cinema è un'invenzione senza futuro" e tornarono a dedicarsi alla fotografia. Nel 1900, però, i diritti di questa geniale scoperta furono acquistati da Charles Pathé e la cinematografia si diffuse così immediatamente in Europa.


Sonia Zerauschek